martedì 31 marzo 2009

RIORDINO DELLE CARRIERE, I PROGETTI DI LEGGE IN CAMPO

Attraverso il sito dell’Associazione, è possibile consultare il dossier preparato dagli uffici della Camera dei Deputati nel quale vengono messi a confronto i cinque progetti di legge all'esame della Commissione Difesa. http://www.ficiesse.it/public/1054_dossieriordino.pdf

domenica 29 marzo 2009

Blog “Caccia allo Sbirro”- Comunicato COISP

Roma, 29 mar - Il blog “caccia allo sbirro” rappresenta la nuova frontiera della vigliaccheria travestita da “movimento” e deve essere fermata immediatamente dagli organi di Giustizia. Senza se e senza ma. “Non ci sorprende la campagna di inutile odio portata avanti dagli “anonimi” autori del blog “caccia allo sbirro ”, inneggiante alla “denuncia dei servi della borghesia” ed alla pubblicazione dei dati sensibili e fotografie dei poliziotti”, dichiara il Segretario Generale del Coisp Franco Maccari.“Alle minacce risponderemo come abbiamo sempre fatto fin dagli anni di piombo: con la nostra opera quotidiana di difesa della legalità. Ci sorprende, piuttosto, che questo sito sia ancora attivo e che la magistratura non riesca ancora ad intervenire efficacemente, pur conoscendo la gravità dei contenuti”, spiega Maccari.“Atteggiamento opposto abbiamo registrato allorquando, per una querela di parte subita dal COISP da parte di un ex questore di Taranto, la magistratura dopo poche ore dalla presentazione delle querele stesse, aveva fatto oscurare per ben 4 volte le pagine del sito del COISP Nazionale (www.coisp.it ), obbligandoci alla rimozione immediata: pagine che esprimevano una vicenda puramente sindacale!”, ricorda Maccari.“Allorquando, invece, il COISP aveva denunciato alla Polizia Postale di Venezia la presenza, nel blog di un ex poliziotto cacciato dalla Polizia, di affermazioni estremamente gravi, che sostanzialmente auguravano la morte ed altre “amenità” simili ad appartenenti a questo sindacato, la Magistratura di Venezia con il Procuratore Borraccetti, a distanza di mesi, ci sta ancora pensando!”, spiega Maccari.“Appare evidente che i pesi e le misure dipendono solo da chi subisce l’attacco. Dobbiamo forse auguraci di vedere i vigliacchi autori del blog “caccia allo sbirro” alzare il tiro verso giudici e PM per vedere la rapidità della quale la Giustizia è capace?”, si chiede Maccari.“Le gravi tensioni sociali si sono sempre riversate nelle piazze, dove noi, spesso, siamo trattati peggio di chi protesta”, dichiara Maccari. “Ora si torna tristemente a respirare il clima velenoso che ha portato alla morte di tanti Appartenenti alle Forze dell’Ordine, tra cui non possiamo non ricordare il Commissario Calabresi, il cui assassinio scaturì proprio da una campagna di odio mediatico”.
Fonte: grnet.it

venerdì 27 marzo 2009

Napoli, altro suicidio di un appartenente alla G. di F.

Lavorava a Napoli, aveva 50 anni, lascia moglie e due figli.Nulla più, la notizia è questa. Postata da un collega. Non si hanno conferme, né smentite. E’ l’ennesima tragedia che si consuma all’interno di un’amministrazione statale di questa Repubblica. Silenzio, silenzio assoluto. Gli organi di stampa si affannano a raccontare del passaggio di Fiorello a Sky e dell’eliminazione di Corona al gioco della Fattoria….
L'elenco sotto è tratto dal forum dell’associazione all’indirizzo http://www.ficiesse.it/ (suicidi in finanza). Esso appare “pesante” ma è necessario per ricordare, per far capire di cosa stiamo parlando. Per capire quante croci, quante famiglie, quanti amici di questi colleghi portano dentro il trauma di aver assistito, partecipato, vissuto un evento così sconvolgente. Di quanta solidarietà e mobilitazione sarebbe necessaria mettere in campo.
Solo quelli che si sanno:
1) 19 luglio 2006Vittoria (Rg) Un militare della Guardia di Finanza si è tolto la vita all’interno della caserma di Vittoria, in provincia di Ragusa, dove prestava servizio. Si chiamava Lorenzo S., aveva 44 anni ed era di Palermo ma risiedeva a Marina di Ragusa;
2) luglio 2006Camerino (Mc)Un militare della Guardia di Finanza in servizio alla Tenenza di Camerino si è tolto la vita;
3) 31 luglio 2006GrossetoUn finanziere di 33 anni è stato trovato privo di vita all’interno del proprio ufficio, al comando della Guardia di finanza di Grosseto. Si pensa che il militare si sia tolto la vita. L’uomo, originario del grossetano, era in servizio al nucleo polizia tributaria del comando provinciale di Grosseto;
4) 27 luglio 2006Fondi (Lt)Si è ucciso nel suo ufficio in caserma il capitano Fedeli Conti, comandante della compagnia di Fondi (Lt) della Guardia di finanza. Precedentemente, aveva prestato servizio alla tributaria di Napoli. Non si conoscono ancora le ragioni del gesto anche se in ambienti della gdf si sottolinea che l’ufficiale appariva nelle ultime settimane depresso;
5) 3 maggio 2007Sesto Calende (Va)Un militare della Guardia di Finanza si è tolto la vita. Lascia la moglie e due figli;
6) 15 maggio 2007CataniaUn capitano della Guardia di Finanza si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza all’interno del proprio alloggio di servizio. Ha lasciato un biglietto di commiato;
7) 23 agosto 2007L’AquilaSi è tolto la vita con la pistola d’ordinanza L.Z. militare della guardia di finanza. Quarantenne, originario di Taranto, sposato e padre di due figli era dal 1994 a L’Aquila;
8) 19 settembre 2007Putignano (Ba)Si è tolto la vita un brigadiere della guardia di finanza in servizio alla Tenenza di Putignano;
9) 31 ottobre 2007PescaraSi è tolto la vita un brigadiere della Guardia di Finanza in servizio al Nucleo polizia tributaria di Pescara;
10) 3 novembre 2007ForlìE’ clinicamente morto un finanziere di 43 anni che si è sparato un colpo alla testa all’aeroporto di Forlì, dove prestava servizio. L’uomo, che ha usato la pistola d’ordinanza, è stato trovato dal collega che avrebbe dovuto sostituirlo;
11) 18 novembre 2007Vibo Valentia (VV)Un sottufficiale della guardia di finanza G.P. di 36 anni è stato trovato morto in una campagna del Vibonese. Dai primi accertamenti l’uomo, in servizio al comando provinciale di Vibo Valentia della gdf, si sarebbe suicidato con un colpo di pistola alla tempia;
12) 10 dicembre 2007 SalernoIl corpo senza vita di un capitano della Guardia di Finanza di Salerno è stato ritrovato in un dirupo, in località Giovi Altimari, frazione di Salerno….
13) 26 luglio 2008RomaUn militare della guardia di finanza P.A. in servizio nei baschi verdi a Roma si è tolto la vita;
14) 7 novembre 2008Sulmona (Aq)La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un'inchiesta per accertare le cause che hanno spinto ieri sera il finanziere Donato Ciro di 55 anni a togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia all'interno della caserma della tenenza della Guardia di Finanza del capoluogo pelino. Il ritrovamento di due lettere che Ciro aveva indirizzato alla famiglia per chiedere perdono del gesto che stava per compiere e l'altra destinata ai suoi colleghi per ribadire la sua totale estraneita' e quindi la piena innocenza rispetto ad alcuni addebiti che la stessa Guardia di Finanza gli contestava nell'ambito di un procedimento disciplinare che lo vedeva coinvolto;
15) 15 gennaio 2009CosenzaIl cadavere di un sottufficiale della Gdf e’ stato trovato dentro un’auto ferma in una piazzola di sosta dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nei pressi di Rogliano. Si tratta di un sottufficiale della Guardia di Finanza che, a quanto si e’ appreso, si e’ sparato alla testa con la pistola d’ordinanza. Il finanziere sarebbe deceduto sul colpo;
16) 7 febbraio 2009RomaUn militare della guardia di finanza si è tolto la vita con l’arma d’ordinanza.
17) 9 febbraio 2009LecceUn finanziere di 43 anni di origini siciliane ma residente a Lecce, si è tolto la vita sparandosi un colpo di arma da fuoco alla testa, forse con la pistola di ordinanza. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato nel tardo pomeriggio nella sua Renault Twingo in località San Cataldo, sul litorale di Lecce.
18) 15 marzo 2009Milazzo (ME)
MILAZZO (MESSINA) - Un finanziere in servizio a Barcellona Pozzo di Gotto si è ucciso oggi a Milazzo con un colpo sparato dalla sua pistola di ordinanza.
19) 26 marzo 2009Napoli
Ennesimo suicidio di un nostro collega a Napoli: Brig. F. C., 50 anni, lascia una moglie e due figli.

giovedì 26 marzo 2009

Sintacati di PS, manifestazione al Ministero dell'Interno

SICUREZZA: SINDACATI PS, MANIFESTAZIONE DAVANTI AL VIMINALE

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - I sindacati di polizia manifesteranno

il 30 marzo davanti al Viminale per protestare ''contro i tagli

alla sicurezza e contro l'inefficace e pericolosa politica delle

ronde''.

A organizzare un volantinaggio che andra' avanti dalle 9 alle

14 sono Siulp, Siap Anfp, Silp Cgil, Consap Italia Sicura, Fsp

Ugl, Coisp e Uilps. All'iniziativa hanno gia' aderito e

manifestato il loro sostegno i segretari generali di

Cgil-Cisl-Uil Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi

Angeletti e la segretaria generale dell' Ugl Renata Polverini.

Nella circostanza sara' anche aperta la sottoscrizione, da

parte degli operatori, di una cartolina che sara' inviata al

presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno, con la

quale si chiede che il Governo abbandoni la strada dei tagli

alle risorse per la sicurezza e delle ronde, e percorra quella

degli investimenti nelle forze dell'ordine e nella legalita' e

lo sviluppo, utilizzando anche i risparmi che si possono

ottenere attraverso l'accorpamento delle procedure elettorali e

referendarie. (ANSA).

martedì 24 marzo 2009

Casa dolce casa

Nel "kit" del prof-sicurezza, militare e non, quasi sempre c'è una tenda da impiantare altrove rispetto al proprio luogo di origine. Chi questa tenda la pianta o gli indicano di piantarla in una grande città come Roma, Milano, Genova, etc., quasi sempre mette una seria ipoteca sulla sua intera esistenza in termini di ristrettezze.

Passate esperienze cooperative hanno spesso lasciato segni indelebili. Alcune non andate a buon fine, altre con conclusioni d'acquisto a prezzi di mercato, altre con code conflittuali nei Tribunali, etc. Il tutto nell'ambito di tempi biblici.

L'articolo proposto, racconta di un piano casa, finanziato dalla Regione Lazio nel Comune di Roma, anche per cooperative militari e forze dell'ordine. Potrebbe essere questo il momento per molti giovani di farsi avanti e spendersi, in prima persona, per realizzare, a costi ragionevoli, il loro progetto di casa.

fonte: regione.lazio.it
Case popolari: in arrivo 5.700 nuovi alloggi
12/02/09 - È di 275 milioni la cifra messa a disposizione dalla Regione Lazio per la costruzione di circa 6 mila nuove case di edilizia agevolata, precisamente 5.700 appartamenti. Il consiglio regionale ha infatti approvato la delibera sui finanziamenti."Si tratta - ha spiegato il presidente Piero Marrazzo - di una concreta pianificazione di risposta ad una realtà sociale particolarmente sentita dai cittadini che vivono sulla propria pelle i disagi dell'emergenza abitativa, soprattutto in un periodo di crisi economica e di timori per il futuro".Nella stessa delibera sono previsti 70 milioni di euro per il cosiddetto “housing sociale”, alloggi destinati a giovani coppie e lavoratori precari, oltre 18 milioni per la costruzione di case destinate ad anziani e 46 milioni per agevolare l'acquisto da parte degli inquilini degli appartamenti dismessi da enti e società. Di questo capitolo potrà usufruire anche l'Ater, che con le nuove norme inserite nella manovra di assestamento del 2008 ha la possibilità di acquistare gli alloggi rimasti invenduti, in maniera da tutelare gli inquilini.La parte più rilevante dei fondi (140 milioni) è destinata a chiudere il bando per le nuove "zone 167" del Comune di Roma. Una cifra che va ad aggiungersi ai 130 milioni stanziati nel 2004 al momento della pubblicazione del bando stesso.In pratica, saranno finanziati tutti i progetti che hanno avuto il punteggio massimo. Si tratta di cooperative e imprese (case da dare in affitto concordato per 25 anni e successivo diritto di riscatto) e cooperative di militari e forze dell'ordine (case in proprietà)."Con questa delibera quadro - ha sottolineato l'assessore alla Casa, Mario Di Carlo - chiudiamo il capitolo dell'utilizzo dei fondi Gescal. Rimettiamo in campo risorse ingenti, rimaste inutilizzate negli anni scorsi. Diamo una risposta convincente all'emergenza casa, un problema drammatico, soprattutto per quanto riguarda il Comune di Roma, la zona a più alta tensione abitativa d'Italia".

sabato 21 marzo 2009

Beneficiare dei fondi sequestrati per mafia

Fonte: Articolo 21.info
La lotta alla mafia senza risorse, le proposte dei sindacati di Polizia della provincia di Trapani
di Rino Giacalone
I segnali della protesta c'erano stati già nelle scorse settimane. La scarsezza di fondi per pagare le indennità per missioni e straordinari agli agenti di Polizia in servizio a Trapani aveva indotto alcune sigle sindacali a denunziare il pericolo che indagini, come quelle relative anche alla ricerca di latitanti e rientranti nella lotta alla malavita comune, alla criminalità organizzata e mafiosa, potevano subire dannosi contraccolpi. Adesso la denuncia arriva da tutte le organizzazioni sindacali provinciali di Trapani di polizia, Siulp Silp per la Cgil, Siap-Anfp, Fsp, Consap-Italia Sicura, Sap, Coisp-AdP e Uilps. Hanno scritto al dipartimento e alle rispettive segreterie nazionali. La denuncia per lo stato di cose, l'indicazione di una soluzione.Il problema è il fondo previsto per il pagamento delle missioni, drasticamente ridotto con una previsione di fabbisogno di 50 mila euro per il 2009, questo senza tenere conto della «specificità territoriale e sociale di questa provincia, notoriamente attanagliata da molteplici diversità operative riguardanti la mafia, l'immigrazione clandestina, la massoneria deviata, la micro criminalità diffusa e le complesse indagini finalizzate alla cattura del latitante numero uno Cosa Nostra Matteo Messina Denaro».Per i sindacati «con le somme assegnate è di tutta evidenza l'enorme difficoltà nel portare avanti l'attività di contrasto ai fenomeni criminali».Proposte? «Abbiamo chiesto di verificare la possibilità di accedere al fondo unico "Equitalia spa" (lì fanno capo le somme provenienti dai beni sequestrati e confiscati). L'accesso a detto fondo potrebbe essere normativamente disciplinato con la formulazione di un emendamento al pacchetto sicurezza in corso di approvazione al Senato (disegno di Legge nr. 733 art. 15). Il menzionato articolo prevede una specifica competenza del prefetto della provincia in cui insistono i beni confiscati alle organizzazioni criminali nell'assegnazione e destinazione degli stessi. Potrebbe aggiungersi una ulteriore specificità in termini di distribuzione delle risorse prevedendo anche che le somme di denaro confiscate e depositate nel fondo unico giustizia gestito da Equitalia, possano essere reimpiegate, per il potenziamento e il pagamento di spettanze accessorie alle Forze di Polizia per le spese di giustizia o per scopi di pubblica utilità, secondo particolari criteri che tengano conto in misura direttamente proporzionale delle necessità dei territorio ove il sequestro è stato originariamente effettuato, in una ottica risarcitoria delle comunità locali e di potenziamento delle risorse impegnate alla lotta al crimine organizzato».Questa la proposta, i sindacati attendono una risposta.

Criminalità informatica, in futuro perquisizioni a distanza

Fonte: europalex.kataweb.it
Il progetto dell'Europa di cambiare l'approccio al contrasto della Criminalità informatica, in futuro perquisizione a distanza
(Conclusioni del Consiglio 2009/C 62/05 Guue 17.3.2009)
Nuove strategie al massimo livello contro la criminalità informatica, ma per ora solo ancora a grandi linee. Sono state pubblicate solo tre giorni fa nella gazzetta ufficiale europea le conclusioni del Consiglio dell’Unione che dovrebbe rendere efficiente il finora difficile contrasto a una delle forme di criminalità più insidiose e in maggiore sviluppo. Come il vertice politico dell’Unione sottolinea “la finalità di tale strategia dovrebbe essere quella di permettere di far fronte con efficacia ancora maggiore ai molteplici reati commessi con l'ausilio di reti elettroniche, che assumono forme preoccupanti come la pedo-pornografia e ogni forma di violenza sessuale, nonché ogni forma di atto terroristico”. Non solo: si dovrebbe contribuire a rispondere agli attacchi in larga scala contro i sistemi di informazione. Che cosa fare nell’immediato? In tempi rapidi si pensa alla la creazione di una piattaforma europea per la segnalazione di atti criminosi commessi tramite Internet. Ma anche alla definizione del concetto di «usurpazione d'identità su Internet», conformemente alle legislazioni nazionali e alla creazione di quadri nazionali e lo scambio delle migliori prassi in materia di ciberpattuglie. In tempi medi dovrebbero avvenire scambi in relazione ai dispositivi di bloccaggio e chiusura dei siti pedo-pornografici negli Stati membri e il ricorso alla “perquisizione a distanza” se prevista nella legislazione nazionale, che consente ai servizi investigativi di accedere rapidamente alle informazioni, con l'accordo del paese ospite. (19 marzo 2009)

Conclusioni del Consiglio, del 27 novembre 2008, relative ad una strategia di lavoro concertata e a misure pratiche di lotta alla criminalità informatica (2009/C 62/05)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, OSSERVANDO CHE:
— uno degli obiettivi dell'Unione europea è la progressiva creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, istituendo azioni comuni degli Stati membri nella sfera della cooperazione di polizia e giudiziaria,
— proteggere gli Europei è uno dei compiti fondamentali dell'Europa. L'Unione deve quindi essere in grado di individuare le forme emergenti di criminalità e di adattare la propria azione in modo che si possa reagire rapidamente, — negli ultimi anni si è assistito ad un costante aumento dei reati constatati sull'Internet, che hanno un carattere sempre più transnazionale, in quanto l'Internet abolisce tutte le frontiere,
— la priorità data a una strategia di lotta alla criminalità organizzata e alla criminalità informatica è stata enunciata nella riunione del Consiglio europeo di Tampere dell'ottobre 1999. Da allora è stata confermata dalla considerevole mole di lavoro svolto dalle istituzioni europee, in particolare con la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato delle regioni, del 22 maggio 2007, intitolata: «Verso una politica generale di lotta contro la criminalità informatica» e la decisione quadro 2005/222/GAI, del 24 febbraio 2005, relativa agli attacchi contro i sistemi d'informazione, che la Commissione intende aggiornare nel 2009,
— entro il 15 settembre 2010 la Commissione procederà a una valutazione dell'attuazione della direttiva 2006/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, riguardante la conservazione di dati, — la Commissione e il Consiglio d'Europa hanno già ultimato i lavori per rafforzare il partenariato tra autorità pubbliche e settore privato al fine di combattere la criminalità informatica,
— la Commissione presenterà una comunicazione sulle priorità future in materia di libertà, sicurezza e giustizia in Europa che prefigurerà il prossimo programma a lungo termine (2010-2014) e che dovrebbe trattare la questione della lotta contro la criminalità informatica,
— l'adozione, da parte del Consiglio, delle conclusioni sull'istituzione di dispositivi nazionali che consentono di alimentare una piattaforma europea per la segnalazione dei reati rilevati su Internet traduce l'intenzione di rafforzare la cooperazione in materia di applicazione della legge dotando i servizi di contrasto di risorse significative ed efficaci,
— infine, l'elaborazione di un programma globale contro la criminalità informatica sembra essere il metodo di lavoro più idoneo, a livello di Unione, per trovare soluzioni a tutte le questioni che si presentano in materia o potrebbero presentarsi in un prossimo futuro, e per verificare che vi sia dato seguito.
IL CONSIGLIO:
1) RITIENE importante lottare contro la criminalità informatica nelle sue varie componenti e invita gli Stati membri e la Commissione a definire una strategia di lavoro comune, tenendo conto del contenuto della convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica.
La finalità di tale strategia dovrebbe essere quella di permettere di far fronte con efficacia ancora maggiore ai molteplici reati commessi con l'ausilio di reti elettroniche, che assumono forme preoccupanti come la pedo-pornografia e ogni forma di violenza sessuale, nonché ogni forma di atto terroristico, quale definito nella decisione quadro 2002/475/GAI, del 13 giugno 2002. 17.3.2009 C 62/16 Gazzetta ufficiale dell'Unione europea
Dovrebbe inoltre contribuire a rispondere alle minacce specifiche che gravano sulle reti elettroniche (attacchi su larga scala contro sistemi di informazione).
Tale strategia dovrebbe infine trattare dei mezzi di lotta contro le forme tradizionali di criminalità commesse via Internet, quali l'usurpazione d'identità, il furto di identità, le vendite fraudolente, gli illeciti finanziari e il commercio illegale su Internet, in particolare il traffico di stupefacenti e di armi.
2) RITIENE che la ricerca di una risposta efficace a queste diverse minacce connesse alle reti elettroniche debba sfociare in misure orizzontali quali:
a) il rafforzamento del partenariato tra autorità pubbliche e settore privato nell'ottica di elaborare congiuntamente metodi di rilevamento e prevenzione dei danni causati dalle attività criminali e di comunicazione ai servizi di contrasto delle informazioni pertinenti relative alla frequenza dei reati, da parte delle imprese che ne sono vittime. Si raccomanda in particolare alla Commissione di studiare gli orientamenti particolareggiati adottati dalla Conferenza sulla cooperazione mondiale contro la criminalità informatica riunitasi sotto l'egida del Consiglio d'Europa il 1o e il 2 aprile 2008, volta a migliorare il partenariato tra autorità pubbliche e settore privato nel quadro della lotta alla criminalità informatica. In tale contesto, il Consiglio prende atto delle raccomandazioni formulate al termine della riunione di esperti organizzata dalla Commissione il 25 e 26 settembre di quest'anno, riportate in allegato;
b) il miglioramento delle conoscenze e della formazione dei soggetti impegnati nella lotta alla criminalità informatica in Europa. Sarebbe in particolare opportuna l'istituzione di una rete di capi di polizia per la lotta alla criminalità informatica. Tale iniziativa integrerebbe, in effetti, i lavori intrapresi da gruppi attivi di esperti del settore, che terranno conto non solo dei rischi futuri, ma anche delle procedure di intervento di emergenza in caso di incidenti gravi, al pari del gruppo istituito sotto l'egida dell'Europol, o dai centri comuni di ricerca, istituiti dalla Commissione;
c) il rafforzamento della cooperazione tecnica e della cooperazione internazionale con i paesi terzi, sempre più spesso confrontati a questo flagello criminale, nonché dell'assistenza tecnica.
3) INVITA, in quest'ottica, gli Stati membri e la Commissione a introdurre misure basate su studi casistici, tenendo conto in particolare degli sviluppi tecnologici, in modo da predisporre strumenti destinati a un uso operativo, nel breve e nel medio termine, quali: a) nel breve termine: — la creazione di una piattaforma europea per la segnalazione di atti criminosi commessi tramite Internet, — l'elaborazione, previa consultazione con gli operatori privati, di un modello europeo di accordo di cooperazione tra i servizi di contrasto e detti operatori, — la definizione del concetto di «usurpazione d'identità su Internet», conformemente alle legislazioni nazionali, — la creazione di quadri nazionali e lo scambio delle migliori prassi in materia di ciberpattuglie, moderno strumento di lotta alla criminalità su Internet che permette la condivisione delle informazioni sugli pseudonimi su scala europea in ottemperanza alle legislazioni nazionali in materia di scambio di dati, — il ricorso a squadre investigative e d'indagine comuni, — la risoluzione dei problemi posti dal roaming nelle reti elettroniche e dall'anonimità dei prodotti di telecomunicazione prepagati; b) nel medio termine: — gli scambi in relazione ai dispositivi di bloccaggio e/o chiusura dei siti pedo-pornografici negli Stati membri. I fornitori dell'accesso dovrebbero essere incoraggiati a adottare queste misure. Se necessario, la piattaforma europea potrebbe costituire uno strumento per stabilire una lista nera comune, — l'agevolazione della perquisizione a distanza, se prevista nella legislazione nazionale, che consente ai servizi investigativi di accedere rapidamente alle informazioni, con l'accordo del paese ospite, — l'elaborazione di definizioni temporanee di categorie di reati e di indicatori statistici per incoraggiare il rilevamento di statistiche comparabili sulle diverse forme di criminalità informatica, tenendo conto dei lavori che l'Unione europea sta attualmente realizzando in questo campo.
4) INVITA la Commissione a valutare i progressi realizzati nel preparare l'attuazione delle azioni previste ai punti 2 e 3. Chiede pertanto agli Stati membri di informarla dei contributi che apportano.
5) INVITA a introdurre misure complementari a più lungo termine nel quadro del prossimo programma a lungo termine in materia di giustizia, libertà e sicurezza (2010-2014).
ALLEGATO
1. Le strutture di contrasto ed il settore privato dovrebbero essere incoraggiati ad avviare uno scambio di informazioni operative e strategiche per rafforzare le rispettive capacità di individuare e combattere le forme emergenti di criminalità informatica. Le strutture di contrasto dovrebbero essere incoraggiate ad informare i fornitori di accesso sulle tendenze di tale tipo di criminalità.
2. In particolare, gli Stati membri sono incoraggiati ad instaurare un sistema normalizzato per lo scambio confidenziale di informazioni operative e strategiche tra le strutture di contrasto ed il settore privato. Tra le componenti essenziali di un siffatto sistema si annoverano le strutture e procedure seguenti:
3. Punti permanenti di contatto: dovrebbero essere istituiti punti permanenti di contatto dei servizi di contrasto — e punti corrispondenti per il settore privato — per migliorare la chiarezza e l'efficienza delle procedure di richiesta e di risposta. I punti corrispondenti per il settore privato dovrebbero fornire anche un servizio «fuori orario» per rispondere alle richieste urgenti dei servizi di contrasto. La qualifica di «urgente» dovrebbe essere stabilita di comune accordo dai servizi di contrasto e dal settore privato.
4. Il settore privato e i servizi di contrasto sono incoraggiati a prestarsi assistenza reciproca sotto il profilo dell'istruzione, della formazione e di altre forme di sostegno ai rispettivi servizi e operazioni.
5. Modulo standardizzato di richiesta: a livello nazionale e per quanto possibile con i paesi terzi, i servizi di contrasto dovrebbero standardizzare e strutturare i moduli utilizzati per trasmettere le richieste e per rispondervi. Il settore privato dovrebbe utilizzare quest'ultimo modulo per rispondere alle richieste dei servizi di contrasto. Come minimo, le richieste dei servizi di contrasto dovrebbero essere formulate per iscritto, preferibilmente in formato elettronico, e contenere le seguenti informazioni: — numero di riferimento, — riferimento alla base giuridica, — dati specifici richiesti, — zona oraria, — informazioni atte a permettere la verifica della fonte della richiesta.
6. Livelli di attribuzione di priorità alla richiesta: i servizi di contrasto ed il settore privato dovrebbero concordare un sistema di attribuzione di priorità alle richieste dei servizi di contrasto trasmesse al settore privato.
7. I servizi di contrasto e il settore privato dovrebbero tener presenti i costi che comportano l'elaborazione di una richiesta e la relativa risposta. Le procedure dovrebbero essere elaborate considerando l'impatto finanziario di tali attività e si dovrebbero tenere presenti le questioni attinenti al rimborso dei costi o a un equo compenso per le parti interessate. 8. La Commissione europea, gli Stati membri e i soggetti del settore privato sono invitati ad agevolare lo scambio delle migliori prassi in relazione ai punti da 1 a 7, nell'ottica di ravvicinare i meccanismi nazionali e, a termine, di creare un sistema di scambio delle informazioni operative e strategiche a livello di UE.

giovedì 19 marzo 2009

CODA CONTRATTUALE: L’INCREMENTO MEDIO AGGIUNTIVO LORDO E’ 36 EURO

Ecco un comunicato (auguriamoci l’ultimo sull’argomento) delle organizzazioni sindacali interessate all’accordo.
C’è un po’ di confusione sull’entità degli arretrati e dell’aumento mensile in busta paga. E’ solo questione di aspettare un po’. Presto, nell’intimo delle nostre case, si valuterà di quanto si riempito il granaio…..in ogni caso, evitare sogni di vacanze esotiche e acquisti rateali pluriennali. Grazie.
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ABBIAMO FIRMATO ALLA FUNZIONE PUBBLICA IL CONTRATTO NORMATIVO PER IL QUADRIENNIO 2006/2009 e la c.d. CODA CONTRATTUALE 2006/2007
Si sono conclusi nella serata di ieri, con la sottoscrizione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica alla presenza del Ministro Brunetta, dei Sottosegretari dei Dicasteri interessati, del Capo della Polizia e dei Capi di tutte le Forze di Polizia e della Forze Armate, i lavori per il rinnovo del Contratto normativo relativo al quadriennio 2006/2009 e della coda contrattuale relativa al biennio 2006/2007. Per chiarezza e per l’onestà intellettuale che contraddistingue il comportamento sindacale delle OO.SS. aderenti al presente “Cartello” dobbiamo chiarire e precisare che i fondi utilizzati per il rinnovo in questione sono quelli stanziati dal Governo precedente (Governo Prodi) e che la gran parte degli importi contenuti nelle tabelle del contratto sottoscritto sono già percepiti dal personale a far data dal 1 febbraio 2007 per la parte strettamente stipendiale (busta paga). Siamo ben lontani dai 160 euro medi di aumento sbandierati dal Ministro Brunetta nei telegiornali e nei giornali, poiché si tratta di 36,00 euro lordi procapite di incremento medio aggiuntivo. Le voci accessorie incrementate con la c.d. coda contrattuale sono le seguenti:Ora di straordinario incrementata di circa • 1,50 euro in media a decorrere dal 1° dicembre 2008;Assegno di funzione • anticipato da 29 a 27 anni di servizio con un incremento per i soli agenti/assistenti ed assistenti capo di 781 euro annui lordi – decorrenza 1 dicembre 2008;L’istituzione di una terza fascia di assegno di funzione al • compimento dei 32 anni di servizio che si sostanzia con un incremento economico del 15% circa, rispetto all’assegno di funzione percepito al compimento dei 27 anni di servizio – decorrenza 1 dicembre 2008;Ticket restaurant • rideterminati a 7 euro con un incremento rispetto a quelli precedenti di 2,35 euro;Il riconoscimento anche per i NOCS delle indennità d’impiego già • previsto per i GIS e per i GICO, ma che non veniva riconosciuta poiché non avevano “status militare” – decorrenza 1° gennaio 2009;Il raddoppio delle • indennità per i sommozzatori che come noto erano ferme al 1975 – decorrenza 1 gennaio 2009; Sperequazione - incremento, per la sola qualifica dei • sovrintendenti o qualifiche equiparate con anzianità inferiore a 15 anni di 5 euro mensili per l’indennità di impiego operativo per attività di aeronavigazione, previsto dall’art. 13 comma 2 del D.P.R. 164/02 – decorrenza 1° gennaio 2009;Aumento dell’indennità di bilinguismo che varia a seconda • della fascia e degli attestati di conoscenza – decorrenza 1 gennaio 2009; Rideterminazione dell’indennità oraria di missione, prevista dall’art. 7 • comma 5 del D.P.R. 164/02, a 8 euro che si sostanzia in un incremento di 2 euro – decorrenza 1° gennaio 2009;Rideterminazione dell’indennità di • compensazione prevista per l’impiego del personale in servizio nella giornata prevista per il riposo settimanale o festivo infrasettimanale a 8 euro che si sostanzia in un incremento di 3 euro – decorrenza 1° gennaio 2009;Inoltre • sono stati destinati 533.695,00 euro al rimborso delle spese sostenute dal personale per gli asili nido; Durante l’incontro abbiamo chiesto l’avvio urgente dei lavori per il rinnovo del contratto relativo al biennio economico 2008/2009 per il quale il Governo Berlusconi ha stanziato 586 milioni di euro, a fronte dei 990 milioni di euro messi a disposizione dal Governo Prodi per il rinnovo del biennio 2006/2007. Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Governo la garanzia di avere, a breve, la delega sul riordino delle carriere ed il provvedimento legislativo definitivo che escluda il Comparto Sicurezza e Difesa dalle decurtazioni stipendiali previste per la malattia dall’art. 71 del cosiddetto Decreto Brunetta, come sancito dagli accordi contrattuali allegati.
Roma, 19 marzo 2009SiulpSilp-CgilSiap-AnfpConsapItalia SicuraUgl- PoliziaCoisp-Up-Fps-Adp-Pnfi-Mps

mercoledì 18 marzo 2009

Banche dati

FSP-UGL: LA BANCA DATI DELLE FORZE DELL'ORDINE E' ALLA PARALISI
mercoledì 18 marzo 2009
(NSD) - Il sindacato di polizia Fsp-Ugl ha lanciato l'allarme sulla funzionalità della banca dati delle forze dell'ordine sottolineando come il sistema sia oramai "alla paralisi". Nello specifico, si tratta dello SDI, l'archivio informatico in cui sono custoditi i dati utili per la sicurezza pubblica e la repressione della criminalità (precedenti penali, provvedimenti di polizia, ecc.). Secondo l'Ugl i problemi di accesso alla banca dati vanificano il lavoro delle volanti, i controlli alle frontiere, gli accertamenti preventivi sul rilascio di passaporti e permessi di soggiorno. Il sindacato osserva che gli inconvenienti sono sorti alcune settimane fa, quando il sistema informativo del ministero è stato trasferito per esigenze di adeguamento giuridico. "Ora la mole di dati non riesce ad essere supportata dal vecchio server, totalmente inadeguato - conclude la nota".

Sezione speciale "stalking".

martedì 17 marzo 2009
(NSD) - L'Arma dei Carabinieri ha istituito una Sezione Speciale dedicata allo stalking, il reato di atti persecutori. La sezione sarà inserita nel Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e sarà composta da undici investigatori specializzati. La presentazione ufficiale ci sarà giovedì alle 10.30, a Roma, presso il Comando Generale dell'Arma.La nuova struttura si occuperà di studiare il fenomeno dello stalking e di formare il personale. L'iniziativa è stata promossa in virtù di un protocollo d'intesa siglato a gennaio tra il ministro della Difesa, Ignazio La Russa e il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna.Il decreto legge sullo stalking è entrato in vigore da tre settimane e in una ventina di giorni sono stati eseguiti circa 40 arresti.

martedì 17 marzo 2009

Vigili o poliziotti pari sono

Sempre in tema di sicurezza, utile è la lettura di un articolo tratto dal settimanale Panorama del 13.03.2009, nr.12, pagina 55. Proponiamo uno stralcio.

"Vigili o poliziotti pari sono"

di KAREN RUBIN
Sicurezza Oggi sono poco più che impiegati comunali. Ma una riforma li trasformerà in agenti a tutti gli effetti. Con armamenti e indennità.
Guai a chiamarli vigili urbani: sono «agenti di polizia locale». Devono contrastare i fenomeni di degrado urbano e garantire la sicurezza sociale sul territorio. Ma non è così in tutta Italia. La polizia municipale è costituita in corpi dipendenti direttamente dai comuni. «Il sindaco ha il potere di utilizzarli come vuole. Capita che nei piccoli comuni siano autisti di autobus o guardiani nei cimiteri e che in altri svolgano attività di prevenzione e repressione in campo amministrativo e penale» spiega il senatore Maurizio Saia, relatore di una proposta di riforma che sarà presto un disegno di legge per il coordinamento della polizia municipale italiana. «Vogliamo che tutti i comuni e le regioni si adeguino a linee guida che stabiliscano, a livello nazionale, armamenti, divise, gradi e utilizzi di un corpo che conta oltre 60 mila uomini» dice Saia.
Il problema è più sentito nelle grandi città. Secondo la vecchia legge quadro del 1986, l’agente di polizia municipale è normativamente un ibrido che sta a metà tra un vero poliziotto e un ausiliario del traffico, mentre sindaci e cittadini chiedono sempre più spesso la disponibilità a interventi nell’ambito della sicurezza. «In questi anni alcuni agenti sono stati denunciati da prefetti o magistrati perché in possesso di uno sfollagente o di una pistola. Ma come potrebbero difendere se stessi e la popolazione durante attività rischiose se non legittimamente armati?» si interroga Saia.
E così capita che se a Modena gli agenti sono provvisti di strumenti di autotutela, a Bologna non sia così. «La giunta Cofferati ha proibito l’uso del bastone estensibile e dello spray al peperoncino. In piazza Verdi gli episodi di aggressione contro gli agenti causano un grosso numero di infortuni nella polizia locale. In città c’è una folta comunità di punkabbestia che si divertono ad aizzare i loro cani contro la polizia. Intervenire senza difese adeguate è impossibile».
Ma la riforma non riguarda solo gli equipaggiamenti. Con questo disegno di legge la polizia locale acquisirà una extraterritorialità che con l’attuale normativa è negata, «ma soltanto in teoria perché molto spesso siamo obbligati a lasciare il nostro territorio per scortare vittime del racket della droga o della prostituzione minorile verso centri di accoglienza che sono anche in altre regioni. Lo facciamo perché ci viene richiesto direttamente dal magistrato, ma, se dovesse accaderci qualcosa durante il viaggio, saremmo contrattualmente fuori dalle regole» precisa l’agente Marco Milani, del 17° gruppo di Roma.
Se, come previsto, il Senato approverà la legge in maggio, agli agenti sarà consentito, durante il servizio, di superare i limiti territoriali nel rispetto del contratto di assunzione. Attualmente gli operatori non sono considerati poliziotti locali ma classificati alla stregua degli altri impiegati comunali.....

Milazzo, si è suicidato un finaziere.

FINANZIERE SI UCCIDE A MILAZZO CON PISTOLA D'ORDINANZA
MILAZZO – 16 MARZO - Un militare della Guardia di finanza, 45 anni, si è ucciso sulla spiaggia di Milazzo sparandosi alla testa con la pistola d'ordinanza. Il finanziere lavorava a Barcellona Pozzo di Gotto, era sposato e aveva due figli. Nella sua auto sarebbe stata trovata una lettera in cui sono spiegate le ragioni.

Poche righe di un’agenzia di stampa, per notiziare la fine di un uomo, morto suicida.
Di solito la cronaca si ferma qui, non sapremo mai del contenuto di quella lettera, del senso dell’estremo gesto, della solitudine e del grido di dolore legato a quello sparo.
Il “fenomeno” dei suicidi tra gli appartenenti ai corpi armati dello Stato e alla GF in particolare, meriterebbe una mobilitazione ed una sensibilità diversa. Sensibilità e mobilitazione che potrebbero rappresentare un nuovo inizio di solidarietà e di servizio.
Quando questi sentimenti inaridiscono, quando non si ha mai tempo per ascoltare, per capire, etc., anche l’intera vita lavorativa diventerà sterile....irrimediabilmente.

lunedì 16 marzo 2009

Forza venite gente


Attraverso Francesco Zavattolo, della Sezione Ficiesse di Pratica di Mare, è pervenuto un invito a sostenere l'iniziativa dell'associazione "Chiara e Francesco" che si occupa di una casa famiglia per bambini che hanno bisogno di aiuto. Ecco il messaggio di Fabrizio Cicchini, presidente dell'associazione Chiara e Francesca.

""Carissimi Amici,inutile soffermarsi sulle conseguenze che questa crisi sta procurando in tutti, ma forse è bene dire che i 'nostri' bambini, sicuramente sono quelli che, insieme a tante altre categorie deboli, stanno pagando il prezzo più alto. E' duro sentirsi rispondere, dopo otto mesi che non arrivano i soldi dagli enti: "Non ci sono i soldi", oppure: "E quanto ci costano 'sti ragazzini", o ancora: "Tanto sono bruciati, che volete salvare".La domanda continua ad essere una e solo una: "Di chi sono questi bambini?".Forse, la crisi sta solo facendo emergere quella becera cultura del menefreghismo e del non senso per tutto e tutti?Se risulterà essere così, benedetta crisi, che ci sta facendo aprire gli occhi sulla reale condizione della nostra cultura.Una cosa è certa ad oggi: dobbiamo vedercela da soli e non possiamo fidarci delle parole piene del niente.E mentre noi cerchiamo di sopravvivere a questa becera cultura, ai suoi realtivi comportamenti e all'economia quotidiana, ci accorgiamo che i pedofili in rete e nei territori delle nostre città non si fermano, spendono milioni di euro per rovinare la vita dei bambini. Da quale parte stiamo?Abbiamo pensato e costruito il nostro "piano-crisi" in maniera dettagliata... ma un parametro rimane certo: senza i nostri Amici benefattori non si potrà andare avanti... e, allora, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo tutte le formule che possano fornire un'informazione corretta e cercare nuovi Amici che proteggano i 'nostri' bambini. In questo solco, si colloca questa nuova iniziativa che portiamo alla vostra attenzione.
Con i volontari dell'Associazione abbiamo realizzato un musical: "Forza venite gente", sulla vita di San Francesco.E' stato interamente costruito da tutti noi: siamo stati in sala di registrazione per i pezzi musicali, abbiamo pensato, disegnato, tagliato e cucito tutti gli abiti, abbiamo allestito le coreografie, abbiamo costruito il palco, gestiamo sia l'impianto audio che luci... e così via.E' di buona fattura e ha già riscosso un discreto successo. E' un modo per passare una lieta serata con senso, visto che i proventi offerti da chi parteciperà saranno interamente utilizzati per i bambini e, in particolare, per:*cambio stagione estate-inverno;*una settimana di vacanza estiva;*spese scolastiche, con le varie gite e campi scuola. Scomodiamoci per difendere la Vita di questi Bambini.Vi alleghiamo la locandina (foto) con tutti i riferimenti. Con gratitudine. Fabrizio""

martedì 10 marzo 2009

Cocer CC e GF, opinioni in libertà




Il dibattito sulle “ronde” (foto) non si placa e grazie ad esso, se ne aprono dei nuovi.

Uno di questi, è il comunicato del Cocer CC che invita l’omologo organismo della G. di F. a non “straparlare”… http://www.ficiesse.it/news.php?id=2846
In effetti i “canarini”, a margine di un loro comunicato sull’utilità delle ronde, avevano ipotizzato, in tema di sicurezza, il transito dell’Arma alle dipendenze di un unico Ministero, quello dell’Interno. http://www.ficiesse.it/news.php?id=2837

Al dibattito si è aggiunto l’intervento del segretario del Coisp (sindacato di polizia), che si auspica il transito dell'Arma. http://www.ficiesse.it/public/1023_COISP%20CC.pdf

La strada appare lunga e tortuosa.

lunedì 9 marzo 2009

Comunicazioni Voip di Skype, emergenza investigativa?




Come è noto a molti, Skype è in possesso di un software, a uso gratuito, che permette di effettuare telefonate in tutto il mondo a costo zero. La Skype Ltd (gruppo eBay) è una società con sede in Lussemburgo che, dal punto di vista legale, non è un operatore telefonico e quindi non soggetta alla norme che disciplinano lo specifico settore, di fatto però lo è, in quanto, con la tecnologia VOIP (Voice Over Internet Protocol), consente di parlare “liberamente” attraverso Internet.
Questo programma, utilizzato da circa 400 milioni di utenti nel mondo, rappresenta un possibile ostacolo al prosieguo di numerose attività investigative. Le comunicazioni tra due pc attraverso Skype, infatti, non possono essere intercettate, esse sono protette da un software dotato di un sistema di criptazione molto complesso e dalle difficoltà normative non applicabili in Lussemburgo.
Da qui l’emergenza, già emersa da tempo e portata all’attenzione delle Autorità competenti, dando origine ad uno studio compiuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Polizia Postale.
La questione, tuttavia, è irrisolta e gli investigatori devono arrangiarsi come possono.
La situazione è comunque in evoluzione e l’Eurojust, l’agenzia per il coordinamento delle indagini di criminalità organizzata tra gli Stati dell’Unione, è stata investita del problema ed ha creato una task force al fine di trovare una soluzione uniforme per tutti i 27 paesi membri dell’U.E.
La Skype, interessata in più occasioni del problema, da ultimo, ha promesso collaborazione.

L’iniziativa: “Semina un libro”.



L’iniziativa parte da un nostro amico particolarmente intraprendente, Daniele Lembo (foto), il quale attraverso l’associazione “Vela Tricolore” di Cisterna di Latina, ha raccolto e donato molti libri alla locale biblioteca comunale. Siccome donare libri è come gettare semi che potrebbero cadere anche sul “terreno buono”, ci siamo assunti l’impegno di raccoglierne un po’ e consegnarli, attraverso Daniele, alla Biblioteca del Comune di Cisterna.
Tutti custodiamo testi che ormai spolveriamo e basta, chi vuole aderire ci scriva all’indirizzo e-mail: ficiesseromaanagnina@ficiesse.it . Saluti.

mercoledì 4 marzo 2009

I cittadini di Ronda e le Istituzioni?



I cittadini di Ronda e le Istituzioni in televisione a rilasciare interviste, nei teatri a fare convegni sulla sicurezza…etc.?

Regolarizzare l’organismo delle ronde proprio in seguito a gravissimi fatti di sangue, legittimerebbe un prepensionamento in massa di appartenenti alle forze di polizia.

Quando tra le soluzioni possibili (migliaia), si sceglie quella di chiamare “a rapporto” i cittadini, anche se “riservisti” (pensionati in divisa), vuol dire annunciare una possibile resa, innescare un processo di delegittimazione delle Istituzioni preposte, intraprendere un percorso in discesa verso la barbarie.

Tutti possiamo avere un’opinione positiva o negativa verso questo strumento, ma in un momento così delicato per la forte indignazione comune di fronte al ripetersi di episodi di violenza così gravi, per giunta, almeno gli ultimi, ad opera di cittadini stranieri, non possiamo non considerare il rischio confusione e indebolimento democratico che ne potrebbero derivare.

martedì 3 marzo 2009

Il fondo previdenziale della G. di F.:

“IL FONDO DI PREVIDENZA DELLA GUARDIA DI FINANZA: CHE FINE FANNO I NOSTRI SOLDI? SE 134 MILIONI VI SEMBRAN BRUSCOLINI…” con questo titolo, Simone Sansoni, Salvatore Trinx, Giovanni Mazzarella, hanno pubblicato sul sito www.ficiesse.it un articolo che pone alcuni interrogativi sulla gestione del fondo in questione.
Siccome è un argomento di possibile interesse, ne consigliamo la lettura.
http://www.ficiesse.it/public/1012_IL%20FONDO%20DI%20PREVIDENZA%20DELLA%20GUARDIA%20DI%20FINANZA.doc

lunedì 2 marzo 2009


Prende il nome dall'omonima torre, la Via Torre di Mezzavia, una strada a serpente che congiunge la Via Tuscolana alla via Anagnia e che bisogna necessariamente percorrere per accedere all'entrata principale dell'IKEA. La strada in questione, per gran parte, costeggiata anche un immobile in cemento armato, sede di uffici del Dipartimento di Polizia e indicato come “Polo Anticrimine Anagnina” (foto).


Tutta questa tiritera per dire che gran parte degli associati di questa Sezione territoriale di Ficiesse Anagnina, si sono conosciuti e si frequentano grazie,o a causa, di questo palazzone.
Il tempo ha voluto che oggi la Torre di Mezzavia (foto) finisse in mezzo a numerosi incroci, svincoli, cavalcavie e assistesse al veloce passaggio di viaggiatori che manco la notano, non c’è tempo…. Attualmente, sicuro punto di riferimento della zona è l'IKEA, famoso centro commerciale di nazionalità svedese che vende mobili ed accessori per la casa. Il tutto è da caricare in spalla e montare da soli. Dicono che così si risparmi...










La Torre di Mezzavia (foto storica) la si incontra all'altezza del Km. 11.400 della via Tuscolana al bivio con la via Anagnina e deve il suo nome (fonte internet) alla particolarità di trovarsi a circa metà strada fra Roma (mura Aureliane) e Frascati. Essa rappresentava un punto di riferimento per i viaggiatori che percorrevano la Tuscolana o l'antica via Latina (ora Anagnina).