domenica 5 aprile 2009

Rivedere le "diseconomie" tra Polizia e Carabinieri

SICUREZZA: MARONI, RIVEDERE MODELLO ORGANIZZATIVO FORZE PS(ANSA) - ROMA, 2 APR - La ''competizione'' tra polizia ecarabinieri sul territorio crea a volte ''diseconomie'' e dunque e' un modello organizzativo che ''va rivisto''. Ne e' convinto il ministro dell'Interno Roberto Maroni che, nel corso di un'audizione in commissione Antimafia, sottolinea anche che il problema per i prossimi anni non sara' tanto legato alle risorse economiche quanto a quelle umane, visto che molti tra poliziotti e carabinieri andranno in pensione.''La mia preoccupazione - dice il titolare del Viminale - non riguarda le risorse economiche ma quelle umane, e non per il2009 ma in prospettiva per i prossimi cinque anni perche' ci sara' una riduzione di poliziotti e carabinieri, assunti trent'anni fa, che andranno in pensione''. E ''non credo -aggiunge - che sia possibile assumere 20mila tra poliziotti e carabinieri nei prossimi 4-5 anni''. Di qui la necessita' di ''ripensare un modello organizzativo'' che risale al 1981.''Non mi addentro nella querelle, che e' stata riproposta in questi giorni, sul fatto che l'Arma dei Carabinieri debba passare sotto il ministero dell'Interno. Non dico nulla su questo'', premette Maroni, che prosegue: ''pero' il modello organizzativo che vede una sorta di competizione sul territorio tra poliziotti e carabinieri porta a diseconomie che vanno superate''. E', quello attuale, ''un modello che ha funzionato in questi anni, ma che ora va ammodernato''. Il ministro prende il caso della provincia di Reggio Calabria per fare un esempio pratico. Li', spiega, ''ci sono 91 presidi dei carabinieri su 97comuni. In pratica un carabiniere ogni 322 abitanti, quando la media nazionale e' di uno ogni 700. Questa concentrazione li' e' utile e neppure sufficiente - conclude - pero' si e' costituita nel tempo e fa parte di un modello che va riconsiderato''.